

Controllare l’affidabilità di un sito web
Strumenti utili
- Who.is, Whoisology, BigDomainData e Whoxy.com: sono una serie di database da utilizzare per cercare informazioni sul dominio e sulla proprietà di un sito.
- NewsGuard è anche un’estensione (a pagamento) che una volta scaricata e installata fornirà informazioni sull’affidabilità di un sito che sta navigando.
LA NOSTRA GUIDA
Conoscere la fonte di una notizia pubblicata online è importante, molto spesso, per valutarne l’affidabilità. Per questo motivo, quando un’informazione in cui ci imbattiamo navigando in Rete proviene da siti Internet, è importante capire chi c’è dietro quel sito.
In questo articolo vedremo una serie di pratiche utili a raggiungere questo obiettivo, permettendoci di capire meglio il contesto in cui è nata la notizia che stiamo leggendo.
“Chi siamo”, la prima sezione di un sito dove andare a guardare
Prima di condividere sui social media una notizia pubblicata da un sito – o prima di crederla vera dopo averla letta – è buona cosa fermarsi un attimo per navigare il sito in questione, esplorando le diverse sezioni che lo compongono. In questo modo si possono raccogliere molte informazioni utili per inquadrare l’origine e il contesto dell’informazione che ci interessa.
In particolare, la sezione da cercare è quella intitolata “Chi siamo” (o con nomi simili, in inglese spesso come “About”). Qui spesso l’utente può trovare la storia del sito, chi l’ha fondato, la sua missione e in alcuni casi anche in che modo si finanzia.
Con questo primo passaggio, è possibile ad esempio capire se chi pubblica una certa notizia potrebbe avere un conflitto d’interesse rispetto al contenuto diffuso. Ad esempio, se un sito di notizie a tema ambientale è di proprietà di una fondazione legata a una grande multinazionale petrolifera, allora è necessario far suonare un campanello di allarme e prestare ancora più attenzione a ciò che si legge. Da segnalare che anche l’assenza della sezione “Chi siamo” può essere il segnale di una scarsa affidabilità del sito in questione.
Un’altra sezione che può essere utile al nostro scopo è quella dedicata alla “Redazione”. In questa pagina è possibile trovare i nomi degli autori degli articoli del sito. Si tratta di informazioni che possono essere utili nel caso in cui si vogliano effettuare ricerche sui motori di ricerca o sui social media per capire che cosa quel giornalista o quell’autore ha scritto in precedenza. Notando, ad esempio, da quanto tempo segue una certa tematica. In alcuni casi, la pratica di ricerca permette anche di capire se il sito che stiamo navigando è vero oppure se è un sito fittizio, cioè creato con l’intelligenza artificiale.
A Facta abbiamo raccontato ad esempio come le reti di disinformazione usino l’intelligenza artificiale per scrivere decine di articoli attribuendoli a centinaia di falsi giornalisti con nomi inventati, così da riempire falsi siti di news e veicolare storie del tutto inventate. Se una ricerca online su nomi e cognomi presenti nella pagina “Redazione” non dà alcun risultato utile, allora è bene interrogarsi sulle notizie che si leggono nel sito che stiamo navigando.
Come ottenere più informazioni su un sito
Quelli appena elencati sono i primi passi che un utente può compiere per approcciarsi in modo critico alla lettura di una notizia. Esistono poi strumenti gratuiti che permettono di ottenere informazioni ulteriori sul dominio – cioè l’indirizzo univoco che identifica un sito web –, come ad esempio quando è stato creato, dove e se ci sono indirizzi fisici associati ai suoi gestori.
Ad esempio si può consultare “Who.is”, sito web tra quelli che permettono di ricercare informazioni sui domini. Come avevamo spiegato in un nostro articolo sul tema, inserendo il dominio di Facta.news, questo strumento ci dice che è stato acquistato nel dicembre 2019, proprio quando la nostra azienda ha pensato di creare questo progetto editoriale. O, ancora, la ricerca di informazioni relative al sito dell’agenzia di stampa italiana ANSA mostra l’indirizzo dell’agenzia, dei contatti e quando il dominio è stato creato.

Nel Verification Handbook, manuale che spiega come verificare le notizie e contrastare la manipolazione della disinformazione, vengono indicati vari strumenti, simili a quello citato prima, che possono essere usati a questo scopo, come BigDomainData, DNSlytics, Security Trails e Whoisology.
Attraverso questa semplice pratica, a Facta abbiamo smascherato diverse operazioni coordinate della propaganda russa contro il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la sua famiglia, scoprendo ad esempio che un sito che aveva pubblicato una falsa notizia sul presidente ucraino era fittizio, cioè creato apposta pochi giorni prima per utilizzarlo come strumento di disinformazione.
Esistono infine dei progetti editoriali e giornalistici che forniscono indicazioni precise sul grado di affidabilità di un sito, come NewsGuard. Si tratta di un progetto di monitoraggio dei media che si occupa di analizzare le dinamiche della disinformazione a livello internazionale e che assegna valutazioni dell’affidabilità delle fonti di notizie sulla base di criteri giornalistici.
La valutazione dell’affidabilità di un sito web dipende comunque molto dai casi specifici ed è fondamentale mantenere sempre un occhio critico, specie nei confronti delle fonti che si incontrano per la prima volta.

